La Conferenza ha riunito autorità locali e regionali di tutta Europa per discutere di questioni marittime e Blue Economy.
Durante l’evento, sono state presentate le esperienze delle regioni costiere nell’utilizzo delle applicazioni satellitari. La Blue Economy rappresenta in Europa circa 5,4 milioni di posti di lavoro ed un valore aggiunto lordo di poco inferiore ai 500 miliardi di euro l’anno. Le regioni e le città costiere costituiscono uno dei motori della crescita europea. Tuttavia, a causa di attività offshore emergenti, sono in aumento i conflitti tra le modalità di utilizzo del mare e le richieste di spazio marino. Da qui emerge la necessità di sviluppare strumenti capaci di far coesistere molteplici attività, e che, al tempo stesso,facilitino la gestione delle coste.
L’accesso e la condivisione di dati più dettagliati consentiranno alle autorità costiere di massimizzare lo sviluppo sostenibile delle attività marittime e costiere. Inoltre, i programmi spaziali europei quali Copernicus e Galileo dovrebbero andare a beneficio delle autorità regionali, rendendo la geo-informazione più accessibile rispetto al passato.
In questo contesto, la conferenza ha discusso di come i nuovi servizi di geo-informazione possano essere di supporto alle amministrazioni regionali nell’implementare il loro mandato in settori di rilevanza strategica.